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Enrico

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domenica 31 ottobre 2010

COME COSTRUIRE UN PICCOLO PLASTICO IN SCALA N (1:160) – PARTE PRIMA

Post nr. 109

Questa serie di post è dedicata a chi ha sempre desiderato un plastico ferroviario ma non ne ha mai realizzato uno per problemi di spazio oppure per chi non sa come iniziare. Infatti questa idea di descrivere la costruzione di un piccolo plastico mi è venuta in quanto, ogni tanto qualche amico mi ha detto: “Sì, i trenini sono belli, ma non saprei da dove cominciare…”, oppure: “Sì, mi piacerebbe molto un bel plastico ma non ho lo spazio…”
In questo post, quindi inizierò a trattare la costruzione di un piccolo plastico con un circuito in scala N per chi si affaccia per la prima volta al fantastico mondo ferroviario in miniatura. Questo tracciato è molto semplice ma per chi si accontenta è divertente. E’ adatto sia a chi piace far girare un convoglio continuativamente sia per chi è appassionato di manovre. Secondo me è anche un bel regalo che si può fare per Natale ai propri bambini, sicuramente ci passerebbero ore a giocarci.
Questo piccolo plastico sarà alimentato in analogico, ma nulla toglie che si possa collegare anche in digitale, chiaramente con una spesa maggiore.
Si possono far girare fino a 3 locomotive in turnazione.
E' facilmente trasportabile in automobile in caso di spostamenti per esposizioni.
Per la realizzazione della base e del tracciato, utilizzando solamente le ore libere dal lavoro ci ho impiegato circa una settimana, ma passiamo alle dimensioni:

DIMENSIONI
La base è fatta da un foglio di compensato da 4mm da 105cm X 61cm che avevo di rimasuglio in garage. Consiglio comunque di utilizzarne possibilmente una di spessore 10mm in quanto, nonostante sotto abbia incollato dei listelli di rinforzo qualche chiodino per fissare i binari l’ho piantato con difficoltà per la flessibilità del legno.
I listelli di contorno sono di altezza 7cm X 2cm di spessore. Per il fissaggio del modulo ho utilizzato viti da legno e  colla vinilica.
Ecco il tracciato nella foto 1:

SCHEMA DEL TRACCIATO
HPIM3021                                              Foto 1
La lastra di compensato è stata ricoperta con dei fogli di sughero di spessore 2mm che ho comperato in un negozio tipo ‘Brico’ per l’insonorizzazione della pista.

ELENCO MATERIALE
In questo plastico sono stati utilizzati:
- nr. 3 scambi elettrici sinistri;
- nr.2 scambi elettrici destri;
- nr. 1 scambio a incrocio di tipo inglese elettrico;
- nr. 2 terminali di fine corsa;
- spezzoni vari di binari flessibili;
- una cassettina per il quadretto comandi in plastica e frontale in alluminio.
Del materiale per i vari collegamenti ne parleremo nei prossimi post.
Come si può vedere in figura 1 un tronchino è senza terminale perchè lì ho predisposto la sistemazione di un deposito locomotive a portale singolo non passante.

HPIM3023                    
Foto 2:  il plastico da un altra prospettiva.
Di seguito vediamo altre foto più dettagliate del circuito:

HPIM3024      
Foto 3

HPIM3025                                              Foto 4
Nella foto 4, sulla sinistra si può notare lo scambio a incrocio di tipo inglese.

HPIM3026                                              Foto 5

HPIM3027                                              Foto 6

HPIM3022
Foto 7: La scatoletta del quadretto comandi, fissata con due placchette angolari sui fianchi.

Dalla foto, forse non si vede ma la scatoletta comandi è di tipo inclinato per rendere un pò più agevole l’uso degli interruttori.
Chiaramente nel dorso della scatola e sul lato del modulo  vanno fatti i fori per permettere il passaggio dei fili che vanno al plastico.
Sul lato sinistro della scatoletta si vede l’attacco del cavetto che arriva dall’alimentatore variabile per la marcia delle locomotive.
Come ho detto prima i binari sono stati fissati con dei chiodini per permettere di toglierli con facilità in caso di qualche cambio di idea o per l’eventuale sostituzione in futuro di qualche scambio difettoso o altro.
Ricordatevi di sezionare i tronchini sulla parte iniziale mediante un taglietto  su uno dei 2 binari per permettere alla locomotiva parcheggiata di stare ferma mediante l’interruzione di una fase della tensione dell’alimentazione che verrà ripristinata a piacere mediante interruttore.
Volendo, prima del terminale del tronchino si può fare un altro sezionamento, questa volta non alimentabile per evitare che la locomotiva che andiamo a parcheggiare ci vada a sbattere contro.
Per oggi ci fermiamo qui. Nonostante sia un circuito alquanto semplice, richiede sempre attenzione ed abbastanza lavoro.
Vi assicuro, comunque, che le ore che ho passato in questo assemblaggio mi sono veramente volate e mi sono divertito molto.
Per informazioni o per ulteriori dubbi potete scrivere all’email del blog: tuttoscalan@gmail.com .
Grazie a tutti per l’interessamento e buon lavoro!
Al prossimo post.
Enrico.

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